Molti commercianti delle opzioni hanno difficoltà nel determinare quando entrare in un nuovo trade. Fortunatamente gli indicatori tecnici sono a disposizione per contribuire a demistificare il processo. Questi strumenti, una volta interpretati, possono essere immessi in modo rapido sulla vostra piattaforma di trading; per cominciare dobbiamo avere una comprensione dei vari tipi di indicatori e dei segnali che stiamo ricevendo rispetto all’attività dei prezzi nei mercati.
Una volta che abbiamo capito questi fattori possiamo usare queste informazioni per aumentare la probabilità di arrivare a previsioni accurate per vincere i trade messi in atto. Prima però analizzeremo ogni tipo di indicatore per vedere come funziona.
Trends following indicators
Alcuni commercianti cercano di prendere approcci contrari alla negoziazione, ma la maggior parte degli investitori guarda alle tendenze più ampie del mercato per poi evolvere nella direzione di queste tendenze, che ne determinano la direzione (e quindi utili a sviluppare trade nelle opzioni binarie). Possiamo guardare la tendenza degli indicatori per determinare se dovremmo cercare di acquistare Call o Put.
Uno degli indicatori più popolari in questa categoria è la media mobile che segna il prezzo medio di chiusura di un determinato numero di periodi di tempo. Le impostazioni comuni per questo tipo di indicatore sono 10, 21, 55, 100 e 200 periodi e spesso gli operatori utilizzano queste medie mobili (MAS) in concerto tra loro per trovare vari “crossover” tra un MA a breve termine e un MA a lungo termine.
In un crossover negativo un trend ribassista potrà essere previsto e questo crea un’opportunità per le opzioni put; in un crossover positivo, un trend rialzista potrà essere previsto e questo crea un’opportunità per le opzioni call. Nella tabella qui sotto possiamo vedere un crossover MA svantaggioso a seguito di un trend rialzista, questa sarebbe stata un’ottima occasione per le opzioni Put, ad esempio.
Indicatori che confermano le tendenze
Gli indicatori che confermano la tendenza possono essere utilizzati per “confermare” le tendenze che sono già state stabilite; questi indicatori possono aiutare a dimostrare se la tendenza che concede slancio è sana e destinata a continuare (o a tornare indietro).
Uno degli strumenti più popolari in questa categoria è il Moving Average Convergence Divergence (o il MACD), che misura la differenza tra due medie mobili ed è rilevata in un istogramma per aiutare le previsione relative alla direzione del prezzo. Nella tabella qui sotto possiamo vedere come comprare e vendere segnali (per call e put) che vengono generati con il MACD:
L’indicatore MACD può essere utilizzato in combinazione con altri indicatori.
Gli indicatori di ipercomprato e ipervenduto
Un’altra strategia può essere vista con gli strumenti che indicanoipercomprato e ipervenduto. Questi strumenti danno ai commercianti un’indicazione di quando i prezzi sono saliti troppo in alto (ipercomprato) o sono diventati troppo a buon mercato (ipervenduto). Le condizioni di ipercomprato attuali danno l’opportunità di entrare in opzioni put (in attesa di successive diminuzioni dei prezzi), mentre le condizioni di ipervenduto presentano l’opportunità di entrare in opzioni call (quando i prezzi sono quindi attesi a salire).
Uno degli strumenti più comunemente utilizzati in questa categoria è il Relative Strength Index (RSI). Un’economia di base ci dice che quando i prezzi delle attività diventano troppo costosi, le persone sono meno propense ad acquistare tale elemento e ci sarà più probabilità di venderlo. Questa situazione rappresenta una condizione di ipercomprato e le opzioni PUT diventano preferibili. Al contrario, quando i prezzi degli asset diventano troppo a buon mercato, le persone non stanno guardare prima di acquistare questo prodotto (è ora ipervenduto) e questo è uno scenario rialzista per il bene. In questi casi le opzioni CALL sono preferibili.
Utilizzando la RSI le letture degli indicatori inferiori a 30 indicano condizioni di ipervenduto, mentre le letture superiori a 70 indicano un’attività diipercomprato.