Nella giornata di Domenica 04 Dicembre 2016, gli italiani dovranno esprimere una preferenza molto importante su possibili cambiamenti legislativi sulle funzioni del Parlamento, sulla soppressione del Cnel e sulla riforma degli enti locali. Un voto espresso nel referendum costituzionale 2016, che potrà avere degli effetti anche nel post referendum, con diverse reazioni sui principali mercati italiani e su piazza Affari.
Obiettivi e cambiamenti possibili con il nuovo referendum del 04 dicembre 2016
Il referendum 4 dicembre 2016, ha come obiettivo principale di esprimere un si o un no in merito alla recente riforma Boschi-Renzi. Gli effetti sul mercato, possono derivare per lo più da una forte incertezza ancora presente da parte degli italiani circa il voto favorevole o contrario al riguardo. La riforma costituzionale in oggetto, infatti, affronta molti importanti punti che cambieranno nel caso del sì l’organizzazione amministrativa dello Stato e il rapporto e la distribuzione di funzioni tra lo Stato e le Regioni. Viceversa, nel caso in cui il voto degli italiani si esprima verso un no, non sarà attuato nessun cambiamento e resteranno in atto le attuali leggi costituzionali.
Da notare, come l’esito del prossimo referendum costituzionale sarà esecutivo nei provvedimenti successivi da adottare in Italia, con una nuova legge costituzionale in vigore già con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e con effetti immediati quale l’eliminazione del CNEL (nel caso in cui passi il Si).
Pre scenari per il referendum costituzionale
Ad oggi, i pre scenari per il prossimo referendum costituzionale, presentano una spaccatura tra il Si e il no e diversi esponenti politici che appoggiano l’una o l’altra posizione e in particolare:
- Gli esponenti per il Si, puntano ad un nuovo cambiamento nella Repubblica Italiana con la fine del bicameralismo perfetto e di un maggiore contenimento dei costi della politica. In caso di passaggio del si, si abbasserebbe il numero dei parlamentari e si abolirebbe il Cnel (comitato nazionale economia e lavoro).
- Gli esponenti per il No, puntano a salvaguardare i principi cardine della Costituzione italiana e di modifiche inserite nella legge costituzionale oggetto del referendum che potrebbero cambiare gli stessi. In particolare, l’attenzione è soprattutto verso le riforme che sarebbero messe in atto nei rapporti tra Stato e Regioni.
Effetti in borsa in attesa del Referendum?
L’incertezza politica sull’esito del referendum e di schieramenti a favore del si e del no che si equivalgono, possono essere analizzati anche sul fronte delle borse e che, a loro volta aprono deboli e in particolare rispetto ai principali titoli bancari della Borsa di Milano. Buoni risultati, invece, per i titoli petroliferi e per compagnie come Eni, Tenaris e Saipem. Ciò come può essere visto nell’ambito di investimenti trading nelle prossime ore? Che i mercati sono in continuo cambiamento e analisi intraday, sono l’ideale per cogliere per tempo tutte le più importanti opportunità di mercato.
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